VINCITORI MOVIEVALLEY 2023: LE MOTIVAZIONI DELLA GIURIA


Miglior fiction italiana: SeMe - Lucia Bulgheroni (Italia, 2023)
Il cortometraggio SeMe di Lucia Bulgheroni riesce a raccontare con grande ironia una situazione paradossale che per l’ambizioso Oscar è perfettamente logica. Se avere un bambino può aiutarlo a diventare sindaco è semplice: si ingaggia un inseminatore famoso che metterà incinta la moglie al posto di Oscar. Che importa se sua moglie dovrà fare sesso con un perfetto sconosciuto? Assolutamente nulla. La tragicomica discussione tra lui e la moglie diverte e allo stesso tempo fa riflettere sugli spazi che egoismo e ambizione possono prendere andando ben oltre i confini del rispetto dell’amore. La scena centrale si svolge nell’unico spazio della casa dove in un perfetto ritmo di scrittura e recitazione i personaggi alternano diverse reazioni, scoprono nuovi conflitti e tentano nuove tattiche per ottenere ciò che vogliono svelando infine i loro valori ultimi e i loro dubbi reali. il film è essenziale, quasi completamente portato sulle spalle dall’ottimo lavoro degli attori seguiti da sapienti movimenti di camera e incorniciati nella loro scena principale da interventi video che ricordano le interviste live sui social media e che mostrano la storia invece di spiegare, con una inaspettata sorpresa finale.


Miglior fiction internazionale: Fortissimo - Victor Cesca (Francia, 2023)
Il cortometraggio francese Fortissimo di Victor Cesca, ritmato, veloce, divertente, che per la sua narrazione originale merita sicuramente il primo premio. E’ una sfida a colpi di musica e di pianoforte, condotta potentemente da una sceneggiatura dalle trovate esilaranti e da una recitazione perfettamente guidata. che regala un quarto d’ora molto godibile ai telespettatori


Miglior animazione: 7 lbs 8 oz - Yoo Lee (USA, 2022)
Il Cortometraggio di animazione 7 libbre e 8 once di You Lee, ci cala nella realtà di unquartiere di Jersey City, dove si mescolano razze diverse e persone che vivono vite semplici e di espedienti.Lo fa con un’ ottima tecnica e con una sceneggiatura che avvolge lo spettatore, il quale si sente uno degli abitanti del quartiere. E dalla diffidenza che inizialmente si prova, come la giovane mamma del corto, che guarda con preoccupazione ciò e chi la circonda, anche lo spettatore alla fine, apprezza l’altruismo e l’aiuto reciproco chiaramente alla base della comunità e si sente accolto insieme alla nuova arrivata .


Miglior Green Fork: Sostenibilità - Bibiana Petrera, Monica Fibbi (Italia, 2022)
Il vincitore della sezione Green Fork è Sostenibilità di Bibiana Petrea e Monica FibbiIl concetto racchiuso nel titolo viene espresso efficacemente nel cortometraggio realizzato con l’animazione -il divertente divano parlante, i due amici, i personaggi che emergono come protagonisti dal cibo ordinato, (mucca , avocado, pollo ecc…) e invadono il soggiorno con le loro istanze di sostenibilità-che ci lancia dei messaggi forti e chiari in modo simpatico e accattivante.


Premio speciale ente parchi per il miglior Green Fork: Happy Eggs - Stanisław Maciejewski (Polonia, 2022)
Un corto di tre minuti realizzato in Polonia, con la regia e disegni di Stanisław Maciejewski, un autore di soli 22 anni. La vicenda si svolge nel breve tratto che va da un incubatore di uova ad un infernale tritatutto: questi due estremi sono collegati da un nastro trasportatore il cui incessante movimento scandisce lo scorrere del tempo, del pochissimo tempo della vita dei pulcini maschi. Appena sessati, ossia selezionati per sesso, la storia dei pulcini è decisa: le femmine verranno alimentate per divenire galline ovaiole, una carriera che durerà al massimo 700 giorni, trascorsi in gabbie o giganteschi capannoni illuminati a giorno; i maschi – non sappiamo quanto più sfortunati delle pulcine - verranno quasi tutti “riciclati” da questa macchina che li macinerà entro 24 ore dalla nascita. L’industria, quella circolare, NON BUTTA VIA NIENTE! Il corto ci ricorda che ogni anno 7 miliardi di pulcini vengono eliminati. Due semplici emozioni che il cartone ci ha suscitato. La fredda, asettica, automatica, ineluttabile azione della “macchina perfetta” ricorda il nastro trasportatore di Tempi Moderni che può fermarsi solo di fronte ad una ribellione, ad un sabotaggio più o meno felice. In questo caso il metallico congegno, si muove senza pietà, semplicemente perché la macchina – come avviene nella realtà - non sente, perché la macchina non sceglie, perché la macchina non sa nulla dei pulcini che macina. Alla superiorità ed ineluttabilità della macchina tritapulcini si oppone un piccolo essere dal dito spezzato, un piccolo eroe che solidarizza con un impacciato compagno di sventura. Non c’è lieto fine per il coraggioso gesto di questo solidale pennuto: inghiottiti dalla macchina, scompaiono per sempre in un tubo che tutto digerisce. Nella nostra fantasia, anche nell’orrenda storia di un allevamento intensivo, c’è spazio però per il mutuo appoggio tra esseri viventi, c’è però spazio per un pensiero empatico verso pulcini di un giorno!”


Menzione speciale ente parchi per il miglior Green Fork: Last survivor - Yaqub Jadiri Taqdisi (Iran, 2023)
Il cortometraggio, del regista iraniano Yaqub Jadiri Taqdisi, ci propone una riflessione su una crisi ambientale drammaticamente spettacolare e attuale.A partire dagli anni ‘80 l’enorme lago salato di Urmia (grande circa 3 mila km 2 , ossia otto volte il lago di Garda) è andato incontro ad un prosciugamento impressionante: le acque si sono ridotte del 90% da allora. Il Lago di Urmia si trova tra le province iraniane dell’Azerbaigian, a occidente del Mar Caspio. Le riprese ci mostrano un paesaggio mozzafiato e, al contempo, desolato, con pontili sospesi e un bacino sempre più ristretto per via della eccessiva evaporazione a cui assistiamo a causa della rottura di quel sottile equilibrio idrico che è durato per migliaia e migliaia di anni. Il Lago di Urmia, con le sue cento isole tra cui quella di Kabudan al centro della vicenda del corto, è famoso per la elevata biodiversità: moltissime specie, tra cui forme endemiche come un piccolo crostaceo, l’Artemia, che colora di uno stupefacente rosa le acque ma anche i Fenicotteri che se ne nutrono. Una curiosità… l’acqua non solo è rosea, ma è tanto salata che non esiste nessuna specie di pesce! L’autore confronta la ricca popolazione di Mufloni nei filmati d’epoca con la sparuta popolazione sopravvissuta oggi, lanciando un monito per il collasso della biodiversità e la drammatica crisi climatica. I due mufloni sopravvissuti, ci guardano e abbozzano un gesto di rimprovero verso gli uomini incapaci di quella sapienza che ci siamo attribuiti definendoci Homo sapiens.


Miglior attore protagonista: Denis Fasolo (SeMe - Lucia Bulgheroni (Italia, 2023)
Vince il premio per il miglior attore Danis Fasolo, protagonista del cortometraggio SeMe, per la sapiente interpretazione del personaggio; ambizioso, superficiale ma furbo, sordo ai sentimenti altrui a favore soltanto della propria convenienza. L'attore mette insieme in maniera eccellente le motivazioni e le strategie del personaggio mostrando una tattica da vero uomo politico con la compagna caratterizzata da esagerato ottimismo e leggerezza senza dimenticare una base di calcolo, monologhi interiori e conflitto che riproducono gli strati dell'esperienza umana che solo un attento lavoro attoriale è in grado di ricreare.


Migliore attrice protagonista: Shuwen Hsiea (Dont' talk right now mom - Chun Pin Tsai (Taiwan, 2022))
Per l’interpretazione espressa attraverso sguardi ed azioni che segue, muta, e trasmette i diversi momenti emotivi del personaggio con assoluta efficacia vince Shuwen Hsiea per il corto Dont' talk right now mom di Chun Pin Tsai


Miglior regia: 8:19 - Maria Guerra (Spagna,2022)

Una regia che scorre dapprima con delicatezza tra le vite dei molti personaggi delineando precisi istanti fugaci ma colmi di contenuti. Il messaggio del "qui e ora" si manifesta poi nella ineluttabilità della fine che arriva con un enorme bagliore: l'ultimo, dipinto nel terrore, nel dramma e nella presa di coscienza, che si coglie negli occhi di tutti personaggi, i quali di nuovo scorrono, ora più veloci e forti, negli ultimi momenti di vita.


Premio speciale giuria citem per la miglior fiction internazionale: (a pari merito)Deer, Hadi Babaeifar (Iran, 2022) e Samina, Ahmed Barkia (Tunisia, 2023)
La giuria CITEM ha deciso di premiare come vincitori del Movievalley Festival 2023 Deer di Dena Rassam e Samina di Ahmed Barkia a pari merito perché si sono distinti per qualità tecnica e intensità comunicativa. Entrambi i corti sono in grado di mettere in scena bellezza seppure in modo diverso:
Deer si distingue sia per la fotografia immersiva e travolgente che per la capacità dei suoi paesaggi desolati di rappresentare lo smarrimento della famiglia di fronte al dramma della morte.
Samina, diversamente, veicola una storia dal forte valore personale attraverso il formato nostalgico dei film di famiglia, la scelta di inquadrature dalla dimensione intimista e un comparto sonoro dalla forte carica emotiva.


Menzione speciale giuria citem per la miglior fiction internazionale: Fortissimo - Victor Cesca (Francia, 2023)
La giuria CITEM ha deciso di affidare una menzione speciale a Fortissimo di Victor Cesca per la sua capacità di adottare una messa in scena tipica del cinema comico delle origini ma attraverso l’uso di soluzioni tecniche raffinate e di stampo moderno.



Premio Daniele Ciprì per la miglior fotografia: Pietre Sommerse - Jordi Penner (Italia, 2023)
Vince il premio Ciprì per la miglior fotografia il direttore della fotografia del corto Pietre Sommerse, Nicola Cattani, che con le atmosfere oniriche che si svolgono sott'acqua mette in rilievo con lucidità i contrasti caratteriali dei protagonisti


Premio Gino Pellegrini per la miglior scenografia: 7 lbs 8 oz - Yoo Lee (USA, 2022)
Per la migliore scenografia, vince 7 lbs 8 oz di Yoo Lee, che ha ricostruito perfettamente un quartiere a misura della storia raccontata rendendolo vivo anche con i particolari più minuti


Premio per la Figura femminile meglio delineata: Djenaba (Mother of my mother - Michael Curet (Francia, 2023)
Nel cortometraggio francese Mother of my mother di Michael Curet la figura della figlia è perfettamente costruita e rivela emozioni, amore, preoccupazioni della ragazza per sua madre, che la rendono più matura e adulta della sua età, con responsabilità più grandi di lei. Il tutto con una narrazione chiara ed efficace.